Descrizione
L’Oro di Gragnano, la pasta come quella di una volta.
La produzione dei maccheroni a Gragnano risale alla fine del XVI secolo, con i primi pastifici a conduzione familiare. E’ verso la metà del XVII secolo che la piccola cittadina dei Monti Lattari diventa famosa per la produzione della pasta. E’ con la passione e la dedizione di quegli albori che abbiamo deciso di farvi rivivere una storia. L’abbiamo ereditata e vogliamo farla anche vostra, attraverso un gusto, senza alterarne i contenuti. Senza cambiare la storia.
Il nostro intento è riproporre in chiave moderna quest’antica tradizione, producendo una pasta di semola di grano duro di qualità superiore. Trasformiamo questa semola per offrire un’ampia gamma di formati speciali, tutti caratterizzati da una piacevole consistenza e dal sapore unico, particolarmente riconosciuti ed apprezzati dai gourmet. La nostra è la storia di piccoli produttori che lavorano in sinergia con il mugnaio per garantire che le semole prodotte abbiano requisiti qualitativi unici.
Scheda Tecnica
Se volete portare in tavola un piatto di pasta del Pastificio Sorrentino – L’Oro di Gragnano, perchè possiate gustarne tutta l’essenza, è necessario seguire scrupolosamente poche ma fondamentali regole di cottura.
Una corretta cottura della pasta richiede una pentola molto capiente, tenendo presente che per ogni 100 gr. di pasta occorre 1 lt. d’acqua.
E’ importante prestare attenzione anche al sale, rigorosamente grosso e in quantità proporzionata all’acqua: 10 g ogni litro. Il momento ideale per salare l’acqua è ad ebollizione raggiunta, se questa viene salata prima anche il tempo di attesa per raggiungere l’ebollizione sarà maggiore. Quindi calate la pasta, alzate la fiamma e coprite la pentola con il coperchio per agevolare la ripresa dell’ebollizione. Inizialmente è importante mescolare la pasta più di una volta per evitare che si attacchi sul fondo della pentola.
La pasta va scolata “al dente” e per fare ciò è necessario assaggiarla di tanto in tanto. Se all’interno della pasta corta vedete un cerchiolino bianco – l’animella – o, nel caso di formati lunghi, un puntino, allora occorrerà ancora qualche minuto di cottura. Prima di scolarla versate un bicchiere d’acqua fredda nella pentola, un accorgimento che impedisce alla pasta di continuare a cuocere mentre la scolate.
Infine, conditela e mangiatela.
Capirete come la rugosità e la porosità della nostra pasta la rendano unica.
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